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Che il passato buono riemerga è solo un bene per il domani

La storia – come la classe – non è acqua. E la storia non va dimenticata: va cullata, ricordata, a volte superata e senz’altro utilizzata come un volano per il futuro. Un futuro che, con tutte le sue necessarie diversità, ha lì le sue radici.

Per questo, anche quando facciamo piani aziendali per il domani e il dopodomani, anche quando ci rendiamo conto che è necessario fare passi grandi verso soluzioni nuove e approcci più moderni… Sai che ci succede? Guardiamo alla storia – più o meno recente – e immancabilmente non troviamo solo cose da superare, ma anche un quid che mai e poi mai va perso. Ne vale non solo il nome: ne vale la sostanza dell’azienda.

Spesso – e non di necessità nei momenti di lavoro, ma anche durante gli appuntamenti più amicali e ‘sorridenti’ – ci capita così ancora di ricordare a memoria le cose (e gli uomini!) da non perdere nell’oblio del tempo. A cominciare da Papà/Nonno Pier Luigi Nicolini.

Una delle ultime volte in cui ne abbiamo ricordato con gli amici passione, spessore e umanità è stato davanti a una ‘caldarrostata’ di novembre, negli spazi aperti del centro di giardinaggio. Lì, in quella che oggi è stata da noi figli ripensata e ribattezzata come la vetrina stagionale di Linea Verde Nicolini, è stato in particolare il dott. agr. Maurizio Colognola (figlio del primo contabile dell’azienda, Luigi, e cresciuto con noi tra i pini de La Trinità) a ri-tracciare un profilo di  Pier Luigi Nicolini. Tra sorrisi pieni di malinconia, ma anche di tanta speranza.

È stato così bello, riparlarne insieme, che poi a Rosa Benedicta – che cura questo blog – è venuto spontaneo proporre a Maurizio un contributo: sintetico, ma sentito proprio come quella chiacchierata mangiando castagne nel centro di giardinaggio. Ché, poi, non si sa mai: magari a Papà/Nonno/Zio prima o poi un bel premio glielo daremo (!).

La storia di Pier Luigi Nicolini può essere raccontata anche così…

Pier Luigi Nicolini è stato un personaggio che va considerato sotto molteplici aspetti. Nell’arco di oltre mezzo secolo, Capranica lo ha conosciuto come imprenditore, uomo dai molteplici interessi culturali, di profonda fede cristiana, politico appassionato e sindaco, cittadino orgoglioso e impegnato nella crescita del suo paese; e, per molti, amico di grande umanità.

Nel ripercorrere la sua storia occorre tener sempre presente proprio la sua umanitĂ , che lo ha portato ad affrontare tutto con estrema cura delle relazioni:

  • nella gestione della sua azienda, basandone il successo sul rapporto di fiducia con i collaboratori, che hanno potuto profondervi energie e competenze in un clima partecipativo;
  • nell’attivitĂ  politica, mettendosi in gioco e coltivando con stile e diplomazia numerose relazioni, in cui ha saputo trovare supporto alle sue iniziative;
  • nell’impegno civico, dimostrando costante attenzione ai bisogni e alla promozione sociale dei suoi concittadini.

Ma andiamo a vedere quali sono state le opere, almeno le principali.

  • Intorno al 1950 Pier Luigi Nicolini riceve il testimone nella guida dell’azienda di famiglia, e presto si trova ad affrontare un’impresa quasi epica per i mezzi allora a disposizione: l’impianto di numerosi Pini d’alto fusto, trasportati da Capranica a Roma, nella zona dell’EUR. Impresa di successo, la quale ha lasciato il segno nel verde della Capitale, e che richiese uno sforzo corale di maestranze e collaboratori esterni, permettondo all’azienda di affermarsi sul mercato romano e di dimostrare valide competenze tecnico-operative. Negli anni a seguire l’azienda Nicolini ha rappresentato per Capranica un riferimento di primo piano dal punto di vista occupazionale, arrivando a coinvolgere fino a 150 persone in un’attivitĂ  specialistica per un mercato costituito prevalentemente da pubbliche amministrazioni e personalitĂ  di rilievo della capitale. Non solo, ma ci si è spinti anche ad assumere incarichi all’estero, portando i ‘giardinieri’ capranichesi a dimostrare la loro maestria fino in Libia e in Arabia Saudita, o a confrontarsi con approcci organizzativi diversi come quelli provenienti dagli Stati Uniti. La sua gestione dell’azienda è dunque stata singolarmente caratterizzata da innumerevoli iniziative conviviali: con pranzi e cene sociali, feste dei lavoratori, celebrazioni, gite aziendali il dottor Nicolini coltivava l’affiatamento e lo spirito di squadra tra dipendenti, familiari, amici, vivendo queste iniziative con l’evidente piacere di circondarsi di persone care. Allo stesso tempo, però, interpretava il suo ruolo di imprenditore coinvolgendo clienti e personaggi influenti con un’efficace azione di promozione dell’azienda. 
  • Un’iniziativa particolare, al di fuori degli ambiti aziendali, è rappresentata dalla Piccola CittĂ  di Villa Paola – Centro Coordinatore e Promotore di AttivitĂ  Sociali e di Cultura, un progetto finanziato dal Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, che a partire dal giugno 1952 ha erogato corsi di formazione professionale, promuovendo l’innovazione in agricoltura e – in particolare – l’apicoltura e la coltivazione del nocciolo nel nostro territorio.
  • Pier Luigi Nicolini ha aderito con convinzione alla Democrazia Cristiana in un periodo di appassionati contrasti politici che, in ambito locale, lo hanno visto contrapposto ad avversari come Ugo e Trento Morera, Anselmo Crocicchia e altri, nei cui confronti ha sostenuto le sue idee di parte sia con aperti confronti che con sottigliezze politiche. Salvo riconoscersi poi compaesani e ritrovare sempre rapporti di stima e sincera amicizia. Ha rivestito la carica di consigliere comunale durante tutti gli anni Sessanta e, dal 1970 al 1975, ha assunto la carica di Sindaco di Capranica. Ovviamente, in questa sede non si possono elencare tutte le iniziative dell’Amministrazione da lui presieduta, ma alcune meritano una menzione per rilevanza o in quanto emblematiche del personaggio:
    • istituzione della Biblioteca Civica Alfredo Signoretti,  inaugurata 7 luglio 1971 con l’intervento del noto giornalista Paolo Cavallina;
    • avvio delle Celebrazioni del VII luglio come data simbolo della Fondazione di Capranica (7 luglio 1971);
    • apertura del Centro Riabilitazione Spastici e Invalidi Civili, intitolato al missionario capranichese don Luigi Di Stefano, presso l’ex Ospedale San Sebastiano (marzo 1972);
    • approvazione del Programma di Fabbricazione;
    • revisione della toponomastica in risposta all’espansione urbanistica e per maggior decoro del centro storico;
    • adesione all’Associazione dei Comuni d’Europa;
    • inaugurazione della Clinica Dermatologica Villa Paola dei Padri Concezionisti, (27 dicembre 1974), a compimento di un’iniziativa concepita in occasione della celebrazione della prima messa di don Pietro Carrazza, nel 1965, e caparbiamente proseguita, col coinvolgimento del benefattore Evaldo Chiassarini, fino al successo.

Molteplici furono le iniziative culturali, spesso ispirate da una sua particolare propensione per le occasioni celebrative: con il regista Davide Montemurri offrÏ a Capranica uno Spettacolo di Natale (1970) e un memorabile VenerdÏ Santo con la partecipazione di Anna Proclemer nel Pianto di Jacopone da Todi; caldeggiò le celebrazioni in memoria del Petrarca, cosÏ come le manifestazioni sindacali del 1° maggio.

  • Con altre iniziative Pier Luigi Nicolini ha spesso confermato l’affetto per il suo paese, di cui ha sempre cercato di promuovere l’immagine: la fondazione della Pro-loco, il dono dell’inno Viva Capranica, la realizzazione di opuscoli e riviste, il rilancio della banda musicale. Attraverso gli innumerevoli contatti curati sia nell’attivitĂ  imprenditoriale che in quella politica, in momenti significativi per la vita del nostro paese ha coinvolto personaggi illustri, come il sen. Giovanni Gronchi e l’allora vescovo Joseph Glemp. Insieme ad altri, perseguĂŹ anche l’ambizioso obiettivo di ricevere in visita a Capranica Papa Giovanni Paolo II. Ma non trascurò occasioni di interesse economico, come quando attirò a Capranica l’Eurodata, un centro meccanografico che operava per la SIP e il Ministero dei Trasporti e che diede occupazione a circa 40 persone.

Per concludere, si perderebbe un tratto importante della figura del dottor  Nicolini, e gli si farebbe torto, se si omettesse di fare un accenno a coloro che hanno condiviso le sue iniziative dandogli sostegno più da vicino: la sua numerosa famiglia e la signora Maria Elisa in particolare che, come lui ha spesso riconosciuto, pur lasciandogli ‘la ribalta’ è sempre stata al suo fianco con preziosi consigli (anche tecnici, essendo lei laureata in Agraria!), grande forza d’animo e incommensurabile affetto.

Un ricordo di Maurizio Colognola |agr. dott. | AlmavivA S.p.A.

Di stagione in stagione.

Note per un prossimo capitolo...

Il racconto continuerà, presto. Magari citando Carlo Albertazzi, il collaboratore Pino Giampietro, Ermanno Orsi, il bravissimo giardiniere Alberto ‘Valencia’ e Duilio, l’architetto Parpagliolo, il modello ideale John F. Kennedy, la pubblicazione dell’opuscolo Viva Capranica e della rivista U Capranichese, la Piccola Città di Villa Paola (con i docenti Bartoletti e Boncristiano), il “mitico” UNIMOG (quattro ruote motrici e verricello) e varie attrezzature per il trapianto dei pini, i trasporti eccezionali con la scorta dei motociclisti della polizia, il Card. Stanislao Hosio, Eurodata del dott. Lo Prete, l’Aeroporto di Gedda (Arabia Saudita), il Golf “Le Querce”, Romanza “Piccola verde patria”, il Parco pubblico “Corrado Nicolini”, i Consorzi stradali, l’urbanizzazione Valle Santi, le foto di nocciole alla Madonna del Piano 1970 (Nicolini/Coletta), etc. etc. etc.

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di Linea Verde Nicolini

Line Verde Nicolini
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