Nel primo capitolo di questo percorso verde&fiorito verso il prossimo Natale – dopo il dovuto spazio dato agli Abeti e alle Stelle – abbiamo in particolare parlato dell’Elleboro (e siamo certi che ti sia piaciuto un mondo!).
Ma ci sono tanti altri fiori pronti a dare allegria e – come si diceva a proposito di un famoso long drink – ‘a creare l’atmosfera’.
Cominciamo a disverlarli? Se non sarà per quest’anno, magari sarà anche per il prossimo. Noi siamo pronti. E tu?
La Calluna (Calluna vulgaris) a Natale
Con la sua fioritura vivace e la sua resistenza al freddo, la Calluna vulgaris è una scelta ideale per chi desidera un tocco di colore nei giardini rocciosi o nelle bordure. Noi amiamo coltivarla per la sua bellezza che non richiede grandi sforzi e per la sua capacità di aggiungere un tocco di eleganza a qualsiasi spazio verde. Condividi?
La Calluna – molto simile all’Erica gracilis, di cui presto parleremo – ha così sempre trovato un posto speciale nei nostri giardini. Magari anche nel tuo? Vediamo ancora meglio perché…
famiglia | Ericaceae |
tipologia | pianta erbacea arbustiva sempreverde |
origine | Sud Africa |
larghezza | 30/40 cm |
altezza | 20/50 cm |
caratteristiche generali | piccole foglie aghiformi di colore verde intenso, fiori colorati, resistente al freddo e a crescita lenta |
fiori | vari colori, fioritura estiva e autunnale (il periodo vegetativo arriva fino all’inverno) |
frutti | capsule tetraloculari (4 loculi) contenenti piccoli semi a forma di uovo (uno per ogni loculo) |
coltivazione | vuole terreno acido (ottimo il terriccio per piante acidofile) e una posizione soleggiata |
usi | giardini rocciosi, bordure, vasi |
irrigazione | moderata, sono da evitare ristagni d’acqua e il terreno deve però restare sempre leggermente umido |
potature | dopo la fioritura possono essere utili dei tagli più che di potatura vera e propria di pulizia, per mantenere la forma e la salute della pianta |
avversità e malattie | è sensibile a ruggine, afidi, oidio |
abbinamenti | Rose, Lavanda, Timo |
Erica e Calluna: due ‘cugine’ pronte ad allietare la casa
Erica gracilis e Calluna volgaris sono piante tipiche della brughiera, quindi appartenenti a un habitat caratterizzato da terreni aperti, spesso coperti da erbe basse, muschi e appunto arbusti. Il clima che prediligono è dunque umido, e sono abituate a sopravvivere a venti forti, magari anche con pochi nutrienti.
Ecco, queste due piante – differenti in particolare per la disposizione delle foglie, che nella Calluna sono sovrapposte sui rami privi di fiori, mentre nell’Erica assumono forme simili a spirali e sono dirette verso l’esterno – con l’avvicinarsi del Natale possono risultare molto adatte a decorare casa&giardino. Hanno d’altronde il pregio di rimanere perfette per qualche mese, anche quando i fiori essiccati. Cosicché solo un occhio allenato, alla fine, potrebbe riuscire a distinguere gli steli apparentemente secchi che – dopo aver superato l’inverno – lasciano di nuovo il posto a tanti rametti verdi. Un fenomeno normale sulle piante che hanno superato la brutta stagione. E che belle, sono belle comunque.
N.B. Entrambe soffrono la mancanza dell’acqua, che quindi va somministrata con regolarità. La sua carenza è la prima causa d’insuccesso nella loro coltivazione. Perciò vanno bagnate una o due volte a settimana, immergendo il vaso in un contenitore d’acqua. È poi meglio posizionarle in stanze fresche e con buon giro d’aria.
Dell’Erica gracilis – che ha fioritura invernale – sono richieste in questo periodo soprattutto le piante con fioritura bianca e rossa.
L’Agrifoglio è Festa
In questo periodo uno dei protagonisti è per tradizione l’Agrifoglio, che – in realtà – è un ‘compagno verde’ che tutti dovremmo avere sempre nel nostro giardino: di stagione in stagione. Perché è bello, versatile, tipico del paesaggio che conosciamo.
L’Agrifoglio (Ilex aquifolium), grazie alla sua eleganza senza tempo, è perfetto per trasformare il tuo spazio verde in un’isola naturale piena d’incanto. Coltivarlo è un gioco da ragazzi, però richiede comunque le dovute attenzioni. Noi consigliamo in particolare la moderazione nel dare acqua, perché i ristagni potrebbero rovinarne la salute e la bellezza. La potatura, eseguita con cura, ne mantiene d’altronde la forma desiderata e favorisce una crescita sana.
Ma non temere, con i giusti accorgimenti la tua pianta sarà (quasi) invulnerabile. E se vuoi stupire gli ospiti, ricorda loro il lato artistico dell’Agrifoglio: utilizzalo per addobbare la tavola e realizzare corone dell’Avvento.
Insomma, cara lettrice e caro lettore del nostro blog, l’Agrifoglio è molto più di una pianta. Coltivalo con amore e ti ricompenserà con la sua eleganza, ben oltre i giorni pure importanti della Festa.
famiglia | Aquifoliaceae |
tipologia | sempreverde |
origine | Europa, Asia, Nord Africa |
larghezza | varia in base alla specie |
altezza | fino a 10/15 metri |
caratteristiche generali | le foglie sono semplici e bifacciali, con margini dentato-spinosi nei rami più bassi e nei giovani polloni; sono invece intere nei rami più alti |
fiori | piccoli, bianchi o crema |
frutti | drupa di colore rosso vivo |
coltivazione | vuole terreno ben drenato, non calcareo, con esposizione variabile |
usi | viene utilizzato per le siepi, ma anche per decorazione ed è appunto un tipico simbolo natalizio |
irrigazione | moderata per evitare ristagni d’acqua, va tuttavia garantita anche in inverno (nei giorni senza gelo e soprattutto nei periodi di siccità prolungata) |
potature | formative e di mantenimento, se necessarie si effettuano tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera |
avversità e malattie | è sensibile a ruggine e oidio |
abbinamenti | Conifere, Camelie, Rose |
Una chicca: le bulbose e l'Amaryllis
E la sai un’altra cosa?!? Ci sono delle bulbose che in questo periodo puoi forzare a fiorire. Renderanno la tua casa molto colorata e particolare. Provale (!). Tra loro ti possiamo citare – ad esempio – l’Amaryllis: una pianta capace di far rislendere il bambino che c’è in ognuno di noi. Questo è infatti il suo significato e… A Natale ci pare dunque giusto lasciarle spazio (!).
Per finire in bellezza, il Ginepro!
Il Ginepro è un vero asso nella manica. Ecco di seguito alcuni segreti di questa pianta unica, molto adatta – anche lei – ad addobbare la casa nel periodo natalizio.
famiglia | Cupressaceae |
tipologia | arbusto/albero |
origine | è molto diffuso in tutto l’Emisfero Settentrionale |
larghezza | variabile |
altezza | 1-5 metri |
caratteristiche generali | foglie aghiformi, aromatiche |
fiori | maschili e femminili su diverse piante |
frutti | bacche di colore verde e blu |
coltivazione | vuole terreno ben drenato, esposto al sole |
usi | viene utilizzato per aromatizzare le pietanze in cucina, ma è splendido anche come semplice pianta ornamentale |
irrigazione | ha bisogno d’innaffiature frequenti nelle fasi più giovanili, quando le radici non sono ancora abbastanza sviluppate |
potature | formative e di mantenimento |
avversità e malattie | raramente viene colpito, ma è importante fare attenzione agli insetti |
abbinamenti | accompagna bene altre piante verdi in vaso |
Curiosità? Legato alle tradizioni natalizie, il Ginepro è simbolo di protezione. Con le sue bacche verde/blu non solo profuma l’aria, ma può essere ben utilizzato sia in giardino che in casa: aggiungilo al tuo Presepe verde oppure usato come base per decorazioni. Facciamolo brillare (!) .
Natale è il Bambino che nasce. Tra i fiori 🌸🌹💐🌷🥀🪻🪷🌺🌼🌻