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ALCUNE REGOLE PER PRENDERTENE CURA

Camelie, ortensie, gigli, magnolie, mimose, oleandri e betulle… Piacciono anche a te? Beh, non c’è dubbio, sono piante d’innegabile bellezza e addirittura, nella loro diversità, accomunate dalla medesima definizione: sono piante acidofile. Amiche, cioè, dei terreni dal PH acido (compreso tra 6, 5 e 3, 7), abbondanti di torba e humus.

Terreni che si possono ottenere, nel caso in cui il piaccametro o la cartina tornasole non diano i risultati sperati, attraverso una serie di tecniche. Ad esempio:

  • bagnando l’area di terra con dell’acqua distillata miscelata a mezzo succo di limone o con un litro di acqua mescolata a un cucchiaio di aceto;
  • provando a unire alla terra un po’ di terreno di castagneti, torba, pietra pomice e aghi di conifere;
  • utilizzando dei fertilizzanti acidi.

E non meno importante, ovviamente, è il mantenimento del PH: devi assicurarti non solo – all’inizio – di piantare le tue acidofile in un habitat adatto a loro, ma anche stare attento che questo non si trasformi nel tempo. A fare la differenza, a tal proposito, sono i concimi che noi ti consiglieremo (già ti anticipiamo che quelli a base di zolfo sono perfetti) e l’acqua che userai per irrigare le piante. Procurati quindi dell’acqua distillata o potabile mescolata a decalcificanti (ottimi, tra l’altro, per combattere la clorosi), oppure… Lascia che sia la pioggia ad abbeverare le tue adorate piante acidofile!

Tutto qui, insomma! Non ti resta che tenere a mente queste poche ma essenziali regole e scegliere da noi le tue acidofile preferite!

Di stagione in stagione.

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di Linea Verde Nicolini

Line Verde Nicolini
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